18 dicembre 2016

Star Wars – Rogue One: l’episodio di cui sentivamo la mancanza [Recensione]


Pochi giri di parole: dal 2005 aspettavamo uno Star Wars così!

Per quanto ce la vogliamo raccontare, Episodio VII, si è stato bello, bellino, ma si, insomma, ecco, un po' di lacune (enormi) e telefonate varie le aveva qui e la. Forse l’emozione di un nuovo star Wars aveva condizionato la visione, ma comunque, come introduzione a (speriamo) capitoli migliori, va bene.
Ma qui… Qui siamo oltre!


Noi teneri spettatori siamo precipitati dentro alle atmosfere di Episodio IV!

Te ne stai li, in poltrona, a guardare con sospetto le prime immagini. Aspetti che il film fallisca, perché sei severo dopo Episodio VII, e invece, niente, non ce la fai a giudicarlo male!


Personaggi perfettamente costruiti e perfettamente inseriti all’interno dell’ampio affresco di Star Wars, girato a tratti come un war movie, quasi ti dimentichi che è Star Wars e, nonostante chiunque abbia visto Episodio IV sa già come dovrebbe finire il film, ti tiene col fiato sospeso e ti emoziona.


Il film era molto difficile da fare. In apparenza tu pensi “vabbè che ci vuole, inizi da fine di Epsiodio III e finisci con l’inizio di Episodio IV, si tratta di riempire”. E, invece no!

Proprio perché tutti noi fan sappiamo tutto, loro hanno dovuto costruire e ricostruire alla perfezione ogni scelta e ogni trama e sottotrama del film.

Tecnicamente il film è perfetto, con personaggi di Episodio IV ricostruiti digitalmente da far paura alla morte (visto che hanno resuscitato Tarkin) e voli spaziali in perfetto stile Star Wars, fusione tra la profusione digitale della “nuova trilogia” e l’analogico della “vecchia”.

Anche questo un punto di forza: un po' come Episodio VII, assistiamo al ritorno di molti “pupazzoni”, molto analogico, molti set, che, diciamoci la verità, ci erano mancati non poco.

Unica pecca del film, perché una ce la dobbiamo trovare, sono i siparietti “simpatia”: pochi, pochissimi, per fortuna, e assegnati quasi esclusivamente al Robot, smorzano leggermente quel dramma e quel dolore che, invece, il film cavalca appieno.

Perchè di dramma e dolore ce ne è davvero parecchio!

E poi… Ma si, è ovvio: si e no dieci minuti… Ma… DARTH VADER!!!

Diamine! L’emozione viscerale nel sentirlo, prima, e nel vederlo poi, ti fa battere il tuo cuore fan come il reattore della Morte Nera!

Insomma! Il film ti da tutte le emozioni e le sensazioni che doveva darti Episodio VII, e tu te ne esci contento, portando con te la il pensiero felice che, nonostante l’Impero-del-Male-Disney colpisca ancora, per la saga di Star Wars c’è una nuova speranza nel ritorno di nuove emozioni!

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