Batman: ma perché non ne scelgono uno e basta?

Ero li a studiare (ma sul serio!!!) libri alla mano, a scervellarmi per trovare qualche parola forbita e tantotantotanto accademica per la mia tesi, quand’ecco che decido (non l’avessi mai fatto) di prendermi una pausa relax e gozzovigliare nello sconfinato mare di internet. Stavo li tra un sito di signorine allegre poco vestite e l’ultima ricetta per cucinare l’abbacchio scritta da suor ermenegilda quando ecco che leggo una notizia: «trovato il nuovo Batman!». Occhi spalancati, bocca spalancata, narici spalancate vado per aprire il post… Internet è lento… Poi si blocca fuocovolpe (ehm)… Ecco, funziona di nuovo… Carica la pagina e… Ben Affleck!

Ahahahaha, ma che simpatici i tizi di internet, tutti a far battute. Giusto? No perché Ben Affleck… Insomma… Cioè… Noooooooooooooo!!!

Ok, è ufficiale, il nuovo Batsy sarà Ben Affleck! Mmm e come dovremmo prenderla sta notizia? 

Male è ovvio! E per una e ottima ragione: non sa recitare! O almeno, ci prova a recitare, ma non tanto gli riesce bene! Cioè, mica si metterà a fare tutte quelle smorfiette e il sorrisini simpatici con gli occhietti a fessura? Insomma, con Daredevil ha tentato di fare il tenebroso supereroe e sembrava un sessant’enne con l’artrosi e la stipsi! Ed io già lo so che farà anche Batman così… Meh, lo sappiamo tutti! Voglio capire che il soma (ma neanche poi così tanto) può ricordare il caro Bruce Wayne, ma… No! Con quella capa ovale, la faccia magra ma paffutella, l’occhietto piccolo… No, dai, sceglietene un altro… Dc Comics? Warner Bros? Meh, che i soldini li avete…
Cioè, possibile mai che la Dc non riesce ad agguantare un attore e tenerlo nella parte? E superman ha cambiato almeno sei volte, Batman lo stesso, con Wonder Woman manco ci riescono a trovarne una… La Marvel (mica fessa) con la pratica dei mutli-contratti ti frega e ti imprigiona gli attori. Così si fa, insomma, noi fan vogliamo che il Nostro supereroe di turno sia sempre lo stesso!

E infatti… Spariamoci una bella retrospettiva sul ruolo cinematografico-televisivo di Batman:

1. The Batman - Lewis Wilson [1943]: 

Ok, parliamo del pezzottissimo e tristissimo primo serial del nostro amichevole pipistrello di quartiere. Cosce corte, spalle scese, corna al postro delle orecchie a punta e la maschera con le fessure per gli occhi inutilmente strette, il nostro Batsy non ha proprio quel fisico da far paura ai criminali, ma piuttosto a qualche clericale anti-satanista. Il serial cinematografico (cioè che ti facevano vedere una puntata al cinema prima del film) ovviamente per il prodotto, per il periodo in cui è stato fatto, ha i suoi limiti, ma non così tanti, insomma. Didascalico, elementare, semplciotto ma assolutamente divertente. Cioè la prima puntata mostra Batman seduto ad una scrivania di legno massiccio nella sua Bat-Caverna mentre la voce fuori campo spiattella tutti i suoi fatterelli, poi lo raggiunge un Robin dai capelli improponibili e sorridendo come due amanti vanno a combattere il crimine. Questo è il Batman dalle palesi tendenze omosessuali (e anche pedofile vedendo l’età di Robin). Non c’è la Bat-mobile, ma solo una macchina normalissima, ma i combattimenti arraffazzonati e cazzottoni volanti d’apperututto, non ti impediscono di goderti questo serial che ti fa provare tanta tenerezza e anche un po’ di nostalgia per un vecchio modo di emozionare con il cinema.

2. Batman & Robin - Robert Lowery [1949]: 

Diciamo che è un sequel. Allora, restyling dei costumi (e dell’improponibile capigliatura di Robin) in cui le orecchie di Batman assumono sempre di più il connotato di corna e il logo sul petto diventa più grosso e (perché?!) spostato più in basso. Aihmè, l’attore aveva una capa così ovale che le cornine, invece di rimanere dritte, se ne vanno ai lati. Il nostro Batman ha l’agilità (e la panza) di un bel pezzo di abbacchio essiccato, ci mette una vita (e tanta difficoltà) per arrampicarsi e non ce la fa a tirare i pugni (si vede che si stanza facilmente). Ma si, alla fine, fatta con quattro spicci, comunque anche questa serie si impegna a fare un po’ di sana ed elementare avventura.

3. Batman - Adam West [1966-1968]:

Vabbè, ma che ce lo diciamo a fare, lo sappiamo che il caro (sindaco) West è il Batman migliore del mondo. Kitsch all’ennesima potenza, un tripudio di cattivo gusto,  surreale, ridicolo, bacchettone, colorato, tutto insieme. Ma cosa si può volere di più? Unire finalità educativa da pubblicità progresso con scazzottate. Ma è meraviglioso. E poi le onomatopee… Ma che idea geniale si son fatti venire? Il fumetto che si fa tv che si fa fumetto! Giocano con le icone, con le immagini, con i colori, con le situazioni… Lui è assolutamente improponibile come Batman: spalle strette, mutande ascellari, panzetta da troppo bacon mattutino, coscette striminzite e portamento sfigato, che quando riflette si porta la mano alle labbra e guarda nel vuoto camminando in tondo. È talmente sovraccaricato di tutto che non può non essere un serial fantastico! Cioè ma vogliamo parlare della Bat-Cintura? C’è veramente di tutto, persino un Bat-repellente-anti-squalo! Che poi mettevano il prefisso “Bat” a tutto: Bat-mutanda, Bat-forchetta, Bat-preservativo, Bat-pilloladelgiornodopo (metti che si rompe il Bat-preservativo). Anche i comprimari, uno più iconico dell’altro: Burgess Meredith che fa il pinguino e gracchia, Cesar Romero con dieci centimetri di fondotinta bianco per coprire i baffi (senza riuscire) per fare il Joker… Ah…  E il Bat-Ballo? Il Batsui?

4. Batman e Batman il ritorno - Michael Keaton [1989 e 1992]: 

Siamo arrivati a quello che per me è il Batman per eccellenza. I due film sono due capolavori. Quando Tim Burton non era stato ancora corrotto dal Dio-denaro-potere-Disney. Anche qui il fumetto si fa cinema ma lo fa con gusto e raffinatezza, mostrando il Batman cupo che ci piace tanto, in una Gotham City post-moderna meraviglioso meltin-pot scenografico. Il costume (dite quello che volete) è il più meravigliosamente bello mai fatto: monocromo così da far spiccare cinturone e il bel logone sul petto e nero perché te la dei fare sotto a vederlo. Keaton non avrà il fisco possente e muscoloso, ma finalmente abbiamo un Batman che si prende sul serio e che, nonostante l’apparenza forse un po’ da uomo qualunque, mostra finalmente il lato tragico di un personaggio così. Un uomo come tutti, ma che nasconde molti segreti e non solo la doppia identità, ma anche un tragico e doloroso passato. Anche qui… Ma dobbiamo dire come sono i villian? Jack Nicholson, Danny De Vito, Michelle Pfiffer, sono diventate tre icone cinematografiche: nel costume, nella recitazione, nel soma sono la rielaborazione perfetta in carne ed ossa dei loro referenti fumettistici. Vabbè, qui personalmente parliamo di grande cinema in tutti i sensi e non solo cinecomics… Quindi… Passiamo oltre…

5. Batman Forever – Val Kilmer [1995]: 

E qui comincia il periodo buio. Joel Shumacher passa al timone della regia della saga e la nave naufraga, o almeno, con questo film vira bruscamente verso gli scogli, con quello dopo non solo li urta e comincia a colare a picco, ma prende anche fuoco!!! Insomma, il costume è abbastanza figo… Tende ancora di più sul nero ma diventa sempre più lucido da sadomasochista. Beh, Val Kilmer… Insomma, era prima che diventasse una specie bidone gonfio di liquidi, ma teneva una faccetta da ragazzino, sbarbatello e primo della classe. Poi, non capisco, perché devono fare Batman inespressivo? Cioè, vuoi far vedere quanto è serio-figo-tantodramma? E lo fai con la mazza nel culo e con l’espressività da blocco di granito? E poi… Robin! Ho capito che volevi svecchiare e (soprattutto) infighettare un personaggio che ha sempre combattuto il crimine presentandosi in mutante e sopra vestito, ma manco va bene se lo fai tutto awanasghenc quanto so’ figo. Nicole Kidman? No, vabbè, non spariamo sulla croce rossa… Tommy Lee Jones? Ma è due facce quello? Non è schizofrenico, è semplicemente un cog@#%ne!!! E poi perché “fucsia”? Tutto il film è un attentato sensoriale che tenta di indurti crisi epilettiche! Jim Carrey… Beh, il ruolo è perfetto per lui, forse l’unico che “sta in parte” (yo fratello), ma anche qui forzature della recitazione volutamente e troppo fuori dalle righe. Diciamo che hanno tentato di unire il serial con West con i due film di Tim Burton, beh… Ma come ti viene???

6. Batman & Robin – George Clooney [1997]: 

Non pervenuto… Uff… Vabbè… Tutto, tutto e tutto sbagliato! Non si salva nulla! Sceneggiatura scritta col culo, un attentato al buon gusto, regia da film di serie Z, gli attori pessimi! George Clooney ci fa un Batman che fa le sue smorfiette da belloccio non si può vedere, Robin, e vabbè, abbiamo detto, Swarzy fa un improponibile Mr. Freeze ma non c’ha il fisico da scienziato tragico, Uma Thurma che dovrebbe fare la femme fatale bonazzona della situazione sembra un trans di qualche periferia degradata sudamericana, Bat-Girl che… Ti viene voglia di picchiarla con quella faccetta da finta brava ragazza che ti fa gli occhioni! Insopportabile! E ultimo, ma non ultimo… Ma perché ci devono essere i capezzoli sul costume di Batman e co.???

6. Batman Begins, Il Cavaliere Oscuro e Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno – Christian Bale [2005, 2008 e 2012]: 

E qui ci sarebbe da fare un lungo percorso, ma non lo facciamo (beh?!). Io non sono tra quelli che quando hanno visto la trilogia hanno avuto la sindrome di Sthedhal, però bisogna dire che Nolan ha fatto una sacrosanta operazione: ha portato Batman nel nuovo millennio. Batman è diventato nel corso di decenni un personaggio sempre più complesso e sempre più affascinante, Nolan non ha fatto altro che, scegliendo una dimensione “realistica”, riprendere i toni del fumetto contemporaneo. Sicuramente l’ha politicizzato troppo, volendogli attribuire forzate finalità, ma questo non toglie che accocchiare (AKA unire) Batman con una riflessione sul sociale, sul potere e di come queste due forze si incontrino-scontrino, è stata l’idea che fa funzionare la trilogia. E poi Christian Bale ci sta bene nella parte! Si, forse quella voce da vecchietto catarroico non ha l’effetto desiderato, ma la presenza scenica ci sta tutta! Anche il costume è molto bello, così come è affascinante l’idea di mostrare (finalmente) perché nel corso dei tre film cambia e, soprattutto quali sono i motivi pratici, oppure come (in parte) lui si procuri i suoi giocattoli. Unica pecca (a parte Rachel-Katie Holmes) è la Bat-Mobile: ma quanto è brutta!?!? Questa specie di carro armato antiestetico che tutto ti da tranne l’idea di velocità e sinuosità, ma vabbè… Anche qui i comprimari sono fantastici, primo fra tutti (dite quello che volete) Ledger! Senza voler fare paragoni (che non hanno senso! Si, è inutile pensare a Nicholson) il Joker di Nolan è un personaggio fantastico, molto simile al fumetto, un incognita continua, solo follia e violenza. Ma anche Oldman-Gordon, Caine-Alfred, finalmente un follemente lucido Due Facce-Eckhart, forse scaga un po’ Catwoman-Hataway, ma si salva il fatto che il personaggio richiama lo stesso di Anno Uno di Miller. E poi “Robin”… Non potevano scegliere attore più perfetto di così! Lo stesso vale per Bane: basta quella tutitna da wrestler, ormai ridicola per il nuovo millennio. Quindi… Non saranno dei capolavori, ma una solida costruzione narrativa ci sta senza forzare troppo la mano sul lato fumettoso di Batman, ma senza neanche snaturarlo troppo.

Okky… Ci sarebbero tanti altri Batman… Andy Warhol??? Mmm…

Ma qui ci facciamo gli “ufficiali” che sennò non finiamo più…

Tanto… il 2015 è vicino… Ben Affleck sta arrivando!!! E noi caliamo la testa e aspettiamo la mazzata…