16 settembre 2016

Angry Birds – il Film: quando incazzarsi fa bene! [Recensione]



Sappiamo, e il cinema ne è tristemente testimone, che le trasposizioni a fumetti dei videogiochi non sempre riescono, anzi, spesso, ci deludono come un maglione con le renne regalato a Natale. E la sfida di portare sul grande schermo un videogioco sostanzialmente senza trama per piccolo schermo era bella tostarella, eppure…
Eppure ci sono riusciti!
Non parliamo di un capolavoro ma parliamo di un film nato per intrattenere quella sua oretta e spicci, così, senza pensieri.
Il film fa il suo dovere: intrattiene, diverte, incuriosisce, non ti annoia, insomma, fa tutto quello che speravi e pensavi di vedere con un film sugli uccellini tanto incazzosi spacca maiali!
Una cosa va chiarita subito: è un film per tutti i palati! Bambini, adulti, nerd, non nerd, tutti possono guardare il film e divertirsi piacevolmente. Ma, forse, chi potrà amare davvero la pellicola, è proprio quello zoccolo duro – lo spettatore più severo – dei videogiocatori!
Ebbene si, perché il film è pieno di chicche pensate apposta per chi ha passato tanto tempo a lanciare uccelli contro i suini malvagi, a tutte le versioni del gioco. Per una volta un film tratto da un videogioco che riesce a rispettare, omaggiare, tradurre il prodotto di origine in un film che possa davvero piacere ai fan (si, un po’ ci ha tentato anche Warcraft, ammettiamolo).
Anche il tema, per quanto già trattato in altre pellicole, prende una piega, forse, inaspettata. Il nostro protagonista Red è uno incazzoso, facile all’ira, pronto a picchiarsi con un’insegna e viene costretto da un giudice a fare delle sedute per il controllo della rabbia. 
Arrivano i suini e…
… E a rabbia, a volte fa bene! Certo, non bisogna essere sempre pronti a lanciarsi con violenza contro ogetti-cose-persone-nomi-città, ma “quando ce vò, ce vò!”.
La rabbia non è un sentimento sempre e solo negativo, sfocia in azioni negative, rischia di sfociare in azioni negative, ma questo non vuol dire che sia deleteria. Se non ci arrabbiamo, ci terremmo dei soprusi, delle “violenze” nei nostri confronti, lasceremo che ci rubino le nostre uova… Quindi si, quando è giusto, fatevela una bella incazzatura!
Anche visivamente il film è “girato” con grande attenzione a ricordare il videogioco, e, a dirla tutta, è un qualcosa di inaspettato… Dici, «ma che ti aspettavi se è tratto da un videogioco?». Però il film parte, esteticamente, come un film di animazione puro e semplice. Divertente, piacevole, ma un “normale” film di animazione. Verso il finale si “trasforma” invece nel “videogioco”, senza però dimenticare che è sempre un film. Ed è una cosa che sorprende e piace. Un po’ come succede in quell’abominevole film tratto da Doom, che vale vederlo solo per la sequenza in soggettiva di manco un minuto. Ma qui è per buona parte del finale.
Ed è in questo che il film di Angry Birds funziona: cita, rimendia, rielabora il videogioco in un film divertente, che ti sorprende, soprattutto per la grande capacità di legare in una narrazione, i livelli autoconslusivi e slegati del videogioco.
Insomma… Non era facile, ma per fortuna ci sono riusciti! È pur vero che avevano fatto “gavetta” e sperimentato con i deliziosi cortometraggi di Angry Birds Toons, quindi un po’ di ossa se le erano fatte. 
Ma anche qui, sappiamo che passare da una serie a film, è difficile tanto quanto passare da un videogioco a un film. Angry Birds riesce in entrambi i casi…
Scommetto che, finito di vedere il film, a tutti verrà voglia di cominciare a lanciare uccelli su porcelluzzi… Non dal vivo, per carità!

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